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L’azienda è nata nel 1989. Puntare alla qualità legata al territorio ha significato da subito una scelta importante: produrre secondo i dettami dell’agricoltura biologica. All’inizio erano solo due ettari: la terra di mio Padre. Piano piano si aggiunsero altri appezzamenti, in affitto o acquistati, fino all’estensione attuale che è di circa 20 ettari divisi in circa 30 appezzamenti tra l’isola di Salina e Lipari. I principali vitigni sono Malvasia, Corinto e Nerello Mascalese.
La nostra Azienda oltre a produrre vino produce capperi. Nell’arcipelago delle Isole Eolie sono coltivati da tempo immemore trovando, in questo contesto particolare, vigore ed eccezionale vitalità. I capperi delle Eolie sono “naturalmente biologici” poiché non necessitano di alcun trattamento o concimazione.
Le condizioni pedoclimatiche dell’isola consentono una viticoltura e un’agricoltura molto rispettosa della natura.
Il clima mite, l’assenza di importanti problemi patologici, il sole e l’aria pulita, creano le condizioni favorevoli affinché non siano impiegati trattamenti.
L’Azienda, per sottolineare questa scelta, ha una certificazione biologica dal 1989. “Partire da un’ottima materia prima” questa è la nostra premessa irrinunciabile.
Il vino si fa prima di tutto in vigna, poi in cantina. L’uva sana e matura al punto giusto consente una vinificazione rispettosa e non invasiva. La nostra cantina si trova a Malfa perfettamente integrata con il paesaggio.
La tecnologia ci aiuta nel controllo delle temperature, nei travasi e nient’altro.
Non utilizziamo, per scelta, lieviti selezionati.Farlo, significherebbe privare il vino del suo profondo legame con il territorio.
I miei ringraziamenti vanno a chi ha creduto sempre al mio impegno e alla mia passione.
Nino Caravaglio
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Malvasia delle Lipari
La Malvasia passita è storia delle isole Eolie. Fu vino regale in tutta Europa fino a inizio Novecento. Fillossera, emigrazione e guerre ne fecero quasi perdere le tracce. Le uve, a giusta maturazione, sono raccolte a mano e poste ad appassire al sole mediterraneo di settembre sui tradizionali cannizzi (graticci) per circa 15-20 giorni. Dopo la vinificazione, senza aggiunta di lieviti, la Malvasia è affinata in parte in acciaio e in parte in rovere per sei mesi. Riposa poi altrettanto in bottiglia. Note gustative: ambrato con riflessi dorati, luminoso e cristallino. Uno scrigno di profumi: datteri, albicocche secche, fichi, uva sultanina, note di vaniglia. Elegante freschezza per un vino dolce che non risulta essere stucchevole. Finale lungo con accenno di sapidità. |
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Salina Bianco – Malvasia Secca
Questo vino è ottenuto al 90% da uve Malvasia di Lipari e 10% di altri vitigni autoctoni coltivate nel totale rispetto della natura in venti piccoli appezzamenti collocati in zone vocate su terreni sabbiosi e vulcanici dell’isola di Salina. La fermentazione delle uve avviene esclusivamente su lieviti autoctoni a temperatura controllata. Note gustative: fiori bianchi e note agrumate, erbe aromatiche, sapido. Importante freschezza. |
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Infatata
Questo vino nasce da uve Malvasia di Lipari coltivate nel pieno rispetto Note gustative: si presenta elegante al primo impatto olfattivo: fiori bianchi (gelsomini) lasciano il posto alla frutta (mela, pompelmo), per poi ritrovare erbe aromatiche. Il calice accoglie la vera natura dell’uva Malvasia. Note salmastre decise e lunga persistenza in bocca. |
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NERO DU MUNTI 2016
Il Corinto Nero è, con la Malvasia di Lipari, vitigno autoctono delle vulcaniche Isole Eolie. I vigneti si trovano a Lipari, nel vecchio cratere di Fossa del Monte. Il vitigno sopravvisse alla fillossera grazie al terreno composto di cenere, sabbia e pomice. Da vigne centenarie, franco di piede, (circa mezzo ettaro) e reinnestate (un ettaro di nuovo impianto), nasce questo vino. Esposizione dei vigneti sud ovest a 300 mt s.l.m. Il vino riposa in parte in rovere e in parte in acciaio per un anno. Note gustative: rubino intenso, frutta rossa: ciliegia, mora, melagrana, |
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Occhio di Terra Malvasia
L’Occhio di Terra Malvasia è uno vino bianco secco, un autentico scrigno di profumi che si sprigionano delicatamente. |
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Chianu Cruci
Chianu Cruci è una zona della località Valdichiesa, una stupenda valle tra i due vulcani dell’isola di Salina. Tra i vini bianchi, è quello che rimane più a contatto con le bucce. |
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Palmento di Salina
Palmento di Salina presenta un colore acceso e brillante. La sua splendida luminosità racconta la storia dei contadini locali, che bevono il proprio vino dopo aver amorevolmente curato la terra e le piante che vengono tramandate da generazioni.
Nasce con l’uva della vendemmia di agosto 2017, uve da piante vecchie oltre 30 anni, a bacca rossa: Nerello Mascalese, Corinto Nero, Calabrese…
Pressando, per eliminare le bucce, otteniamo 60% del volume di partenza. |
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